Due minuti, il tempo di una giravolta, dall’inizio alla fine senza passare dal via, il tempo di un incidente con la macchina durante una notte di pioggia, il tempo di liquidare un’ascoltatrice alla radio che parla di Satana, di Dio, dei Santi tutti quanti. Due minuti, qualche volta tanto bastano per cambiare la propria vita, anche senza volerlo, un bambino incontrato sulla strada tornando, una ragazza bellissima che geme di piacere in un letto, un vecchio ospedale psichiatrico. Due minuti per essere maledetti, sornioni e arroganti, per sprofondare in un incubo nella campagna toscana, per sederci con Marco a bordo della sua auto e andare, direzione l’inferno, la vita di tutti giorni, il lavoro dei campi, una famiglia normale, il mulino bianco.