Processo Mondo di mezzo, Buzzi era finito in cella prima che gli atti venissero inviati al magistrato di sorveglianza per valutare la liberazione anticipata: ora servirà un nuovo procedimento.
«Salvatore Buzzi per un anno è stato illegittimamente in carcere e qualcuno ovviamente dovrà rispondere di questa violazione»: queste le dure parole dell’avvocato Alessandro Diddi in merito alla scarcerazione avvenuta ieri del suo assistito, difeso insieme alla collega Annaisa Garcea. Ripercorriamo la vicenda: il 29 settembre dello scorso anno, l’uomo, condannato nel processo “Mondo di mezzo” e non più “Mafia Capitale”, fu arrestato e tradotto in prigione a Catanzaro dai Carabinieri del Ros, col supporto in fase esecutiva del gruppo Carabinieri di Lamezia Terme (Catanzaro), a seguito di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Roma dopo la pronuncia della Corte di Cassazione, che rese definitiva la condanna a 12 anni e 10 mesi per associazione per delinquere e corruzione.
I militari lo andarono a prendere all’una di notte presso una comunità terapeutica dove si era fatto ricoverare per problemi di alcolismo e tutti i tg notturni aprirono con questa notizia: almeno Buzzi, visto che Carminati era in libertà, tornava in carcere, altrimenti tutto quel processo a che era servito? Buzzi al tempo doveva ancora espiare una pena residua di 7 anni e 3 mesi. Rispetto a questa decisione i legali presentarono ricorso in Cassazione. [...]