Davvero bello e utile il volume che Adarosa Ruffini ha dedicato al “suo” priorato di Le Puley.
Bello perchè ha scritto con una prosa brillante e ricercata che mai appesantisce la lettura, utile perchè, con il pretesto di raccontare la storia del piccolo complesso monastico, riassume con grande perizia le composite e articolate vicende che dall’insediamento dei Franchi in Gallia conducono alla comparsa del Ducato di Borgogna.
In mezzo ci sta la storia del monachesimo francese ed in particolare di quello femminile e delle sue strutture architettoniche- abbazie e priorati-, identificati troppo spesso quali luoghi della sublimazione della tradizione ascetica e contemplativa d’Occidente e non come spazi di vita di essere umani. Così, prima di accennare alle grandi figure della religiosità femminile come Hildegarda di Bingen e Elisabetta di Schonau, Ruffini chiarisce quella che doveva essere la realtà dei priorati come quello di Le Puley: ambienti plurali, dove le donne non solo pregavano ma studiavano, leggevano, lavoravano, governavano...
In conclusione si manifesta quella che verosimilmente è la vera protagonista della vicenda - Constance du Blè, l’ultima Priora - donna dalla vita immaginata come piena di consapevolezza sia nell’accettare la soppressione del priorato sia nell’ostinata dedizione alle occupazioni materiali quotidiane.
Andrea Tenerini