Marco, giornalista romano, oppositore di magia e esoterismo, partecipa a una diretta radiofonica da un paesino del Chianti, nella quale si presenta un film che narra di possessione diabolica.
Discute con il regista, dal punto di vista di chi non crede, dei temi affrontati nel film. Alla fine della diretta, la voce trafelata di una donna che asserisce di essere stata ingannata da Satana irrompe come un fulmine a ciel sereno. I toni pacati della diretta lasciano il posto alla tensione. Irrisa da Marco, la donna gli rivolge parole che risuonano come un anatema: “Tu sei maledetto!”
Marco lascia gli studi radiofonici durante un violento temporale. Di lì a poco si perde nel dedalo di vie della campagna toscana. La stanchezza, il nervosismo e la pioggia incessante, gli giocano un brutto scherzo. Quando distingue la sagoma di un bambino al centro della strada è troppo tardi. L’incidente è inevitabile. Centra violentemente un palo della luce.
Si risveglierà il giorno seguente, ancora intontito, nello sperduto casolare della famiglia Corsini. Senza automobile, cellulare, linea telefonica e corrente elettrica, si ritrova, suo malgrado, costretto ad una forzata e surreale convivenza che, da subito, assumerà contorni foschi e ambigui. Gli eventi iniziano, ben presto, a risucchiarlo all’interno di una spirale di falsità, violenza e terrore. Quando, alla fine, sembrerà riemergerne si ritroverà a fare i conti con una tremenda verità dalla quale, purtroppo, non potrà più fuggire via.