«Patro’, mettiti l’elmetto, Patro’, fra poco qua cadono i calcinacci e poi viene giù tutto, Patro’!».
È il 28 aprile 1992. Quirinale. Manca un’ora alle dimissioni di Cossiga. Mario Patrono, giurista autorevole, lo va a salutare e si sente rivolgere quelle parole dal Picconatore. Tangentopoli è iniziata da poco più di due mesi e dal 1990 Giovanni Galloni, importante politico della sinistra democristiana, è Vicepresidente del CSM. Ne fa parte lo stesso Patrono, che descrive oggi quegli anni convulsi nel suo
Chi ha ucciso la prima Repubblica? Indizi di colpevolezza nelle carte del CSM 1990-1994, e altri indizi (La Bussola, pagg. 240, euro 22).
Poiché costruito come un giallo storico, politico e istituzionale (i capitoli sono introdotti da
rubricae , come ne Il nome della rosa: «dove si narra del…»), il libro impone di non rivelarne qui il finale. Fra i protagonisti c’è ovviamente Cossiga, ritratto nel suo scontro con Galloni, la cui elezione a capo vicario del CSM diffonde…